Con la sentenza del 10 febbraio 2017, n. 582, il Consiglio di Stato, Sez. VI, ha stabilito l’illegittimità dell’articolo 8, del d.m. 7 giugno 2012, n. 76, nella parte in cui prevede che, in sede di prima applicazione, si possa prescindere dal possesso in capo ai commissari del requisito della positiva valutazione di cui all’articolo 6, comma 7, della legge 30 dicembre 2010, n. 240, per violazione dell’articolo 16, commi 2 e 3, della legge succitata, atteso che la norma in parola contiene un precetto non autorizzato dalle fonti sovraordinate, le quali, come noto, non ammettono che si possa, neanche per un periodo limitato, prescindere dal requisito in esame. Del resto, la stessa legge 30 dicembre 2010, n. 240, nell’indicare le modalità applicative dei suoi precetti, non attribuisce al decreto ministeriale compiti attuativi afferenti ai criteri relativi alla commissione. Ne consegue che […]